So di entrare in un argomento scottante e che probabilmene aumenterà il numero delle inimicizie nei mie confronti, ma nonostante questo, ho deciso di esporre alcune riflessioni sulla scottante faccenda del crocifisso nelle scuole e uffici pubblici.
Come prima cosa vorrei ricordare a tutti quanti che lo stato italiano per la sua costituzione è laico, pertanto dovrebbe essere super partis nei confronti della religione.
Si deve questa accezzione costituzionale alla saggezza ed alla lungimiranza dei padri fondatori della repubblica cha hanno avuto il buon senso, di tenere distaccato lo stato dalla religione.
Uno stato in quanto laico ha il dovere di non associarsi a nessuna religione, dogma o filosofia spirituale o pseudo tale.
Già questo di per se dovrebbe chiudere qualsiasi diatriba in merito all'argomento, ma, bisogna anche essere pratici e logici nel constatare che l'italia da sempre ha accettato, volutamente diffuso e imposto per la sua cultura intrisecamente cattolica, anche politicamente, il crocifisso nei luoghi pubblici.
Per questo capisco quanto sia oggi difficile accettare che una minoranza di italini, e magari qualche straniero chieda lecitamente di levare questo simbolo religioso dalle pareti pubbliche.
Una delle obiezioni che vanno per la maggiore è la solita trita e ritrita che dice più o meno così:"Ma al loro paese ci obbligano a comportarci secondo le loro regole".
Vero!!! Ma se continuiamo a ragionare secondo questa modalità di pensiero non arriveremo mai e sottolineo mai, all'accettazione ed alla pacifica convivenza con chi ha idee e credenze, non solo religiose, diverse dalle nostre.
Ora vorrei semplicemente ricordare al lettore che il crocifisso rappresenta una delle massime espressioni simboliche del significato intrinseco della religione cattolica, che è l'amore che il Cristo ha dimostrato attraverso il sacrificio della sua vita per la salvezza dell'uomo.
Ora mi domando, come sia possibile che un così alto significato e simbolismo sia sminuito dall'ottusità e dall'ignoranza degli uomini.
Il Cristo ha dato la sua vita per AMORE di tutta l'umanità, amore che dovrebbe essere l'unica verità della religione e della spiritualità. Amore che dovrebbe portare gli uomini alla fratellanza e all'unione, invece, ancora oggi nell'anno domini 2009, stiamo dimostrando di non aver compreso il senso del sacrificio di Cristo.
Sarebbe bene rendersi conto che in questo modo non facciamo altro che alimentare la separazione tra gli uomini, in nome della religione, abbiamo l'arroganza e la presunzione che sia giusto IMPORRE agli altri un simbolo che non le appartiene.
Inoltre sarebbe bene ricordare che tutti i simboli religiosi hanno lo scopo di risvegliare in noi dei livelli di coscienza, legati alla simbologia intrinseca del simbolo stesso proprio per questo non sono fatti per arredare le pareti.
Non dobbiamo aspettare che siano gli altri a dare il buon esempio o ad essere comprensivi, siamo noi per primi che ci dobbiamo inchinare alla altrui sensibilità o insensibilità e umilmente cercare dare il buon esempio.
Che il simbolo della croce sia sulle sterili pareti di un ufficio pubblico non cambia nulla nella vita di nessuno, ma mantenere ben ancorato nel prorpio cuore il significato di tale simbolo porterà Amore e unione nei cuori degli uomini, ci farà accettare i nostri fratelli che chiamano Dio con un altro nome e che lo celebrano in altri modi. Religione e spiritualità devono unire e non dividere, ma fino a quando ci attacheremo a dei simboli esterni a noi, esterni alla nostra natura di figli di Dio, di manifestazione dell'amore di Dio, non ci sarà mai pace nel cuore degli uomini.
Non fare agli altri quello che non vorresti si fatto a te!
Om Shanti, Shanti, Shanti
martedì 17 novembre 2009
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